VOLTA LA CARTA e la commedia continua…
Scritto su commissione in occasione di una delle tante rievocazioni storiche medievali presenti su tutto il territorio nazionale, questo progetto nasce con il titolo originario di “Excalibur e la storia continua…” per poi acquisire definitivamente nel 2021 quello di “Volta la Carta e la Commedia continua…”
Mantenendo fede alla forma di spettacolo ideata e preferita dal Trio le Capinere, anche Volta la Carta è un “concerto rappresentato” che innesta i miti, le arti, la letteratura, la musica ed i ricordi del passato con il linguaggio moderno e trasporta gradualmente lo spettatore da un Medioevo apparentemente lontanissimo, ai giorni d’oggi, facendolo approdare in una riflessione finale sul concetto della Bellezza intesa come prolungamento e meta del percorso di ogni vita.
Ideato, scritto e diretto da Maria Letizia Beneduce con le scenografie digitali di Patrizia Fiorucci per Graphis Studio, questo secondo lavoro, grazie alle virtù poliedriche del Trio le Capinere, proietta il pubblico in un contesto medioevale mai scontato e non privo di sorprese.
Uno spiritoso “Almanacco del giorno dopo”, (ricordo di una TV lontana ma familiare), prelude alla scena, preparando con simpatia lo spettatore al racconto di una delle leggende più accattivanti del Medioevo: il mito di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda.
Con grande virtuosismo dovuto non solamente all’esecuzione della Sonata detta “Follia” di A. Corelli ma sincronizzato al racconto in versi di improvvise apparizioni di Mago Merlino, le Capinere in soli 12 minuti, raccontano le gesta di Artù, utilizzando il mito come sola escamotage narrativa sulla quale poi, si svilupperà tutto lo spettacolo.
Infatti, sarà proprio Merlino, da buon mago, a cambiare le carte in tavola utilizzando i fatti della celebre favola medioevale solo per trasportare, in un arduo volo pindarico, il pubblico dal passato al presente e condurlo, attraverso la lettura dei Tarocchi e la Divina Commedia di Dante, in una attenta riflessione sui sentimenti umani che non subiscono mai i segni del tempo.
Perciò, carte e personaggi come: l’Angelo e il Diavolo, Beatrice, la Morte, la Porta infernale, gli Amanti, Paolo, Francesca, Ginevra e Lancillotto, l’Appeso, la Giustizia il Conte Ugolino ecc…, compariranno come affreschi sullo sfondo della scena e saranno inframmezzati dall’entrata in scena di altri personaggi in carne ed ossa interpretati dal Trio le Capinere che, grazie alla musica eseguita rigorosamente dal vivo di Handel, Mozart, Fabrizio de Andrè e Kurt Weill, avvolgerà il pubblico in un abbraccio emotivo e sensoriale dove inevitabilmente si riconoscerà.
Alla fine del “viaggio” sarà proprio l’esperienza umana dei sentimenti a creare nello spettatore la necessità di una morale della favola. Il Trio anche questa volta esaudisce il pubblico e con la consapevolezza che ci vede un po’ tutti santi e peccatori, le tre Capinere suggeriscono che la “diritta via…” sta nella “Bellezza” perché:
laddove c’è bellezza c’è anche la giustizia,
laddove c’è bellezza c’è sicuramente la salvezza,
laddove c’è bellezza
troveremo tutti quel semplice e beato sorriso
che dice che è vero
che esiste un PARADISO!
laddove c’è bellezza c’è sicuramente la salvezza,
laddove c’è bellezza
troveremo tutti quel semplice e beato sorriso
che dice che è vero
che esiste un PARADISO!